Vendere online senza partita iva né eCommerce

Come vendere online senza partita iva

Vendere online senza partita iva e legalmente è possibile. Se sei un privato e hai degli oggetti da vendere oppure sei un hobbista o un artigiano, puoi guadagnare vendendo su Internet anche senza sito ecommerce.

Infatti se la vendita non è continuativa ma sporadica e non viene pubblicizzata, non hai bisogno di aprire la partita iva. Per sapere come funziona e cosa fare leggi l’articolo.

Internet è una grande risorsa, se infatti hai deciso di vendere online qualcosa puoi farlo, che tu sia un privato, un commerciante o un’azienda.

Quando si parla di vendite su Internet il nostro pensiero va subito ai grossi colossi dell’ecommerce e ai loro siti web, e si pensa che per avere un’attività redditizia di vendita online si debba crearne uno.

Questo è vero solo in parte perché esistono sistemi alternativi per vendere sul web, leggermente diversi (o anche molto) da un sito web ecommerce.

Vendere online senza partita iva i propri oggetti usati
Anche i privati possono vendere online

Grazie ad Internet chiunque può vendere online, anche i privati senza partita IVA.

Se il tuo scopo non è avere un’attività di vendita online continuativa ma vuoi monetizzare saltuariamente non ti servirà aprire una partita iva perché questo tipo di attività non è ritenuta commercio.

In questa categoria sono inclusi gli hobbisti che realizzano oggetti di bigiotteria e che ogni tanto vorrebbero venderli, ma perfino alcuni artigiani. La differenza tra vendere online senza partita iva o con partita iva la fa quindi la continuità della vendita.

Nell’articolo di oggi trovi una panoramica sulle possibilità sia di vendere online senza partita iva che senza sito ecommerce, ma ti accennerò anche come fare con un ecommerce nel caso decidessi di aprire una partita iva per vendere online.

Mettiti comodo quindi e preparati a scoprire come vendere online in modo semplice.

Come vendere online oggetti prodotti e servizi

Tra il 2020 e 2021 abbiamo visto un’impennata nell’uso degli ecommerce e delle vendite online per cause di forza maggiore, nel 2022 la tendenza è proseguita ma non più per quei motivi.

É aumentata infatti la fiducia delle persone nelle transazioni via web, avendo provato in quel periodo la sicurezza degli acquisti digitali. Se quindi stai pensando d’iniziare a vendere su Internet direi che questo è un buon momento.

Infatti, oltre agli imprenditori che nell’ecommerce hanno un’opportunità per ampliare il proprio business anche i privati e le piccole attività possono approfittare di questa tendenza.

La questione è quindi una: cosa usare e con cosa proporsi sul web per vendere online. Gli strumenti non si limitano infatti alla creazione di un negozio online e spaziano ben oltre.

C’è poi da considerare che non tutti i sistemi sono validi per chiunque, devi perciò individuare quello che meglio si adatta alle tue esigenze, alla tua esperienza di vendita e agli obiettivi che vuoi raggiungere.

Come vendere online con e senza partita iva

  1. Creare un sito eCommerce di proprietà.
  2. Vendere su portali per trattative tra privati.
  3. Pubblicare su marketplace generici e di settore.
  4. Aprire un e-shop o una vetrina sui social network.
  5. Realizzare un sito web su una piattaforma SaaS.

Non ho inserito la possibilità di realizzare siti web gratuiti né un sito web economico (quelli che si trovano in offerta a circa 100 €), perché anche se possono sembrare una soluzione conveniente in realtà sono spesso un fallimento e quasi sempre una perdita di tempo.

I siti web di questo tipo infatti, se da un lato impediscono la gestione completa del sito dall’altro comunicano poca propensione a investire ai possibili clienti, meglio quindi evitare l’uso di strumenti poco professionali e scegliere una delle risorse che sto per mostrarti.

Vediamo quindi cosa comportano i sistemi elencati, come si usano e come vendere online.

1. Creare un sito ecommerce per vendere online con partita iva

La realizzazione di un sito ecommerce per vendere online è sicuramente la scelta più coerente e indicata se sei un’azienda, un commerciante o hai un negozio. Consente infatti massima libertà di azione e non dipendi da piattaforme esterne.

É la scelta perfetta per vendere online per le aziende di produzione e i negozianti ma può servire anche a quei professionisti che forniscono servizi e consulenze, in particolare se sono di tipo digitale e quindi facilmente vendibili sul web.

Ti parlo di siti ecommerce perché a volte si sottovaluta la possibilità che il proprio hobby possa diventare un lavoro vero e proprio.

Potresti infatti scoprire che la tua abilità è molto apprezzata e puoi vendere molto di più e in modo continuativo su Internet realizzando un sito.  In questo caso è necessario aprire una partita iva e realizzare un sito ecommerce.

Prima di creare il sito bisogna però avere le idee chiare su cosa significa realizzare un negozio online, trattandosi di un’attività imprenditoriale vera e propria con tutte le implicazioni del caso.

Per saperne di più su come creare un sito ecommerce efficace vai a questo punto dell’articolo, per vedere come vendere online senza partita iva continua invece a leggere.

2. Registrati a portali online e vendi tra privati senza partita iva

Agli albori di Internet il giornale settimanale Secondamano realizzò uno dei primi portali italiani di vendita online tra privati, spostando in rete un grande successo editoriale di quei tempi.

Nel corso degli anni i siti concorrenti si sono moltiplicati e, anche se per fama acquisita (almeno per i più “anziani” come me) Secondamano resta il giornale e il sito storico per la vendita tra privati, ora ce ne sono molti altri.

Tra quelli di maggiore successo e visibilità online ci sono:

A questi negli ultimi anni si sono aggiunti siti di annunci basati sull’uso di app da smartphone, quelli che hanno riscosso maggior successo sono:

Grazie a campagne pubblicitarie molto efficaci hanno aumentato il numero di visite e di utenti, consentendo perciò anche una maggiore visibilità ai loro inserzionisti.

Per una spiegazione di come funzionano e come puoi vendere online con questi siti vai a questo punto dell’articolo.

3. Come vendere online sui marketplace (con e senza partita iva)

Innanzitutto spieghiamo cosa sono i marketplace.

Si tratta di siti che funzionano alla stregua dei centri commerciali e raggruppano un gran numero di negozi virtuali di ogni tipo.

Molti di loro sono dedicati a settori specifici, spesso di nicchia, e permettono ai clienti più esigenti di trovare prodotti artigianali non comuni e difficili da trovare, sia nei negozi elettronici che in quelli fisici.

Ci sono poi anche dei marketplace che accettano prodotti di marca e di aziende famose, che in questo modo possono utilizzare ulteriori canali di vendita.

Quindi se ad esempio hai un negozio di abbigliamento e vuoi vendere in questi luoghi virtuali puoi farlo realizzando il negozio nel marketplace che hai scelto.

Allo stesso modo se realizzi articoli di bigiotteria, accessori di abbigliamento o altro puoi creare il tuo eshop su queste piattaforme.

In pratica un marketplace è un sito internet dedicato alla compravendita di prodotti che mette in contatto venditori e acquirenti per effettuare un’operazione commerciale, facendo quindi da interlocutore per il venditore e da garante per l’acquirente.

Non è semplicissimo entrare a farne parte, in questo punto dell’articolo ti spiego come funzionano.

4. Come vendere online con profili social gratuiti e senza partita iva

La semplicità di realizzazione di un profilo social su Facebook è ben nota, crearne uno per inserire annunci di vendita è altrettanto facile così come lo è il suo utilizzo.

Puoi creare infatti un profilo aziendale per la tua impresa o attività professionale, ma se sei un privato e venditore occasionale puoi usare il tuo profilo personale, quello che usi per restare in contatto con gli amici inserendo i tuoi annunci nel marketplace di Facebook.

Questo modo è usato da chiunque voglia guadagnare vendere online i propri oggetti usati senza pagar tasse e senza partita iva, quindi particolarmente indicato per negozi e attività commerciali.

In questo punto dell’articolo parliamo di come vendere prodotti nel marketplace di Facebook.

5. Vendere senza partita iva su piattaforme online di eCommerce

Infine c’è un’altra possibilità per vendere online senza partita iva, quella di realizzare un sito web completo su portali che offrono strumenti per la creazione di un negozio online.

Si dividono in due categorie. La prima comprende i portali che ospitano solo negozi virtuali di ecommerce, la seconda permette invece di realizzare siti web di qualsiasi tipo compresi gli ecommerce.

In queste piattaforme integrate non devi preoccuparti di acquistare il dominio e lo spazio, ma tramite registrazione (non gratuita) puoi scegliere il nome del negozio e iniziare quindi a crearlo.

É perciò un modo diverso (e forse anche più semplice) rispetto al creare da zero un ecommerce, si tratta infatti di soluzioni “all in one” (dette anche SaaS, cioè Software as a Service), che danno  al venditore quello che serve per realizzare il proprio negozio online.

Tra i due tipi di piattaforme quella specializzata in ecommerce dovrebbe essere la preferita ma in realtà non c’è un vero motivo per non utilizzare quelle generiche.

In entrambi i casi avrai infatti a disposizione strumenti efficaci per creare un sito in grado di vendere i tuoi prodotti su Internet.

Le piattaforme più usate sono:

  • Shopify
  • Wix
  • Weebly
  • Squarespace
  • Bigcommerce

NOTA: non sono servizi gratuiti e ognuno di loro prevede la sottoscrizione di un abbonamento, se sei interessato a questo tipo di soluzione clicca qui e guarda come utilizzarli.

Come vendere online con questi 5 sistemi

Vediamo in questa sezione come utilizzare i sistemi citati, quindi cosa fare e cosa ti serve per vendere online quello che desideri.

Realizzazione sito web ecommerce

Realizzare un sito ecommerce per vendere online è la soluzione preferibile per i motivi già detti.

Quando decidi in questo senso, quello che ti serve è soprattutto un budget appropriato e un professionista o un’agenzia web in grado di comprendere i tuoi bisogni e capace tecnicamente di realizzare un ecommerce professionale.

Poco altro in realtà, perché sia in questo che in tutti gli altri casi si presume che tu abbia già pianificato la tua attività, che ripeto è equivalente a qualsiasi altra di tipo commerciale.

Per creare un sito ecommerce hai perciò a disposizione alcune soluzioni e di qualcuna ne avrai sentito parlare.

L’agenzia o il professionista al quale ti affiderai per creare il tuo negozio digitale con ogni probabilità userà un CMS, l’alternativa sarebbe realizzarlo completamente a mano e servirebbe un team di programmatori.

Una scelta fattibile se hai deciso di fare concorrenza ad Amazon e hai sufficiente denaro da investire, diversamente ti basterà un CMS dedicato agli ecommerce, ben realizzato e responsive.

Come realizzare un sito ecommerce per vendere online

Dal punto di vista tecnico per realizzare un sito ecommerce professionale hai bisogno di:

  1. Un dominio di proprietà.
  2. Un piano hosting adeguato.
  3. Un certificato SSL a pagamento (Let’s Encrypt non è sufficiente).
  4. Aprire un conto con PayPal o simili per i pagamenti diretti sul sito.

Inoltre se vendi prodotti fisici e parti da zero (non hai un’attività simile già in corso) ti servirà un magazzino e un programma gestionale per gli approvvigionamenti, che calcoli in automatico le giacenze e i quantitativi presenti di ogni prodotto. Alcuni CMS lo integrano già di loro: un altro buon motivo per usarli.

In alternativa puoi affidarti al drop shipping, un modo meno impegnativo e ugualmente efficace ma solo se i prodotti che vendi non sono i tuoi.

Siti di annunci per vendere online senza partita iva tra privati

La prima cosa da fare è registrarsi sul portale e creare un proprio account, in questo modo puoi iniziare ad inserire i tuoi annunci gratuiti.

Come vendere online sui portali di annunci

  • Il primo consiglio è quello d’inserire fotografie di buona qualità per dar modo all’acquirente di valutare bene il prodotto in vendita.
  • Esponi in modo corretto l’effettiva condizione in cui si trova l’oggetto, stai vendendo un prodotto usato quindi sii sincero sulle possibilità di utilizzo.
  • Per gli oggetti pagabili online usa metodi di pagamento sicuri e che ti permettano di avere la certezza del pagamento. PayPal è uno di questi.
  • Se devi spedire usa un corriere che offra la tracciabilità, in questo modo eviti di dover rimborsare l’acquirente perché lamenta di non aver ricevuto nulla quando invece la consegna è andata a buon fine.

    Infatti, esistono purtroppo anche le truffe in senso contrario ed è bene cautelarsi.

    Un corriere con tracciabilità fornisce una ricevuta che attesta la spedizione e un codice da girare all’acquirente per verificare a che punto è il pacco spedito.

Come vendere online con marketplace verticali e orizzontali

I marketplace sono una buona alternativa ad un sito ecommerce perché permettono di creare un negozio digitale senza doversi preoccupare eccessivamente della sua gestione, e ancor prima della realizzazione.

In pratica è come affittare uno spazio per il tuo negozio all’interno di un centro commerciale nel quale inserisci in vetrina i prodotti che vendi.

La prima scelta è perciò quella del marketplace in cui vuoi vendere, scelta che devi fare in funzione del tipo di beni che proponi al pubblico (per questo ho citato i marketplace verticali e orizzontali).

La differenza tra i due tipi è che i primi sono specifici e dedicati ad un tipo di prodotto (abbigliamento o gioielli ad esempio) mentre i secondi sono generici e includono vari tipi di merce. Tra i più conosciuti ci sono Amazon, Ebay, Alibaba.

Quale marketplace è più indicato per le tue vendite online?

I marketplace si differenziano tra loro anche per il tipo di pubblico al quale si rivolgono.

Ci sono infatti i marketplace B2B, B2C e C2C. I primi comprendono aziende che vendono ad altre aziende, i secondi sono aziende che si rivolgono ai consumatori finali, e infine i C2C riguardano la compravendita tra consumatori privati (clicca sui link per saperne di più).

Oltre a quelli citati abbiamo:

  • Zalando (abbigliamento).
  • Etsy (prodotti artigianali).
  • Privalia (abbigliamento, casa, arredamento).
  • Manomano (bricolage e giardinaggio).
  • AliExpress (generico).
  • Eprice (elettronica ed elettrodomestici).

Prima di decidere quale usare verifica le condizioni e le commissioni richieste, perché come puoi immaginare dovrai pagare una percentuale sul venduto in questi siti.

Valuta poi la presenza della concorrenza, perché se quella con cui vai a confrontarti è composta per la maggior parte da grandi marchi affermati forse non stai facendo la scelta migliore.

Come si suol dire potresti finire dalla padella alla brace e aumentare le spese della tua attività invece che favorirne i guadagni.

Come vendere online su Facebook e un profilo gratuito

Si tratta di uno dei sistemi più semplici da usare, infatti è tra quelli più scelti. Vediamo perciò come puoi sfruttare questa opportunità offerta dal social per vendere online senza partita iva.

Puoi usare due modi diversi in funzione del tipo di venditore che sei: privato o azienda. In entrambi i casi l’uso e l’accesso sono gratuiti come per i profili personali e aziendali. Questo è già un punto a a loro favore.

Un altro aspetto positivo è che i prodotti che metti in vendita possono essere condivisi su Instagram, quindi senza colpo ferire raddoppi le possibilità di vendite online dei tuoi oggetti e prodotti.

Come vendere online con Facebook e un profilo aziendale

Nel caso che il tuo profilo sia aziendale dovrai completare la registrazione aggiungendo alcuni dati.

Collegare gli account aziendali, quindi impostare le tue opzioni di spedizione e la tua normativa sui resi, infine indicare un conto corrente per i pagamenti.

Successivamente dovrai inserire i tuoi prodotti (tutti quelli che desideri) in un catalogo virtuale specificando per ognuno di loro il prezzo e ogni altra caratteristica.

Una volta venduto un prodotto dovrai spedirlo, fornendo le informazioni al cliente per il monitoraggio della consegna in modo tale da ricevere il pagamento.

Vendere online senza partita iva con il marketplace di Facebook

L’altra possibilità che abbiamo è quella di utilizzare da privato le vetrine del Marketplace di Facebook, in questo caso puoi usare il tuo account personale.

Accedi perciò a Facebook come al solito, poi scegli la voce Marketplace dal menù alla tua sinistra se usi un pc, oppure sull’icona menù a destra e quindi sull’opzione Marketplace se usi l’app da smartphone.

Ora clicca sul pulsante “Crea un nuovo annuncio” e procedi. Per l’inserimento dei dati ti consiglio di fare tutto da computer perché ti permette di visualizzare meglio le opzioni.

Scegli a questo punto la categoria del prodotto che vuoi vendere e inizia ad inserire i dati dell’oggetto per creare l’annuncio di vendita.

Come vendere online senza partita iva su piattaforme SaaS

Infine come alternativa alla realizzazione di un sito ecommerce di proprietà puoi usare dei portali che consentono la realizzazione di un sito sulle loro piattaforme.

In questo modo crei il tuo sito con i loro strumenti e in caso di dubbi puoi farti aiutare nella realizzazione.

Si tratta di servizi a pagamento che hanno sì il vantaggio di fornire al venditore tutto il necessario per l’attività, ma non sono comunque la panacea per tutti: i casi vanno valutati singolarmente.

Può essere una scelta vantaggiosa per chi non ha esperienza nel settore ma vuole approcciarsi all’ecommerce e iniziare a capire come funziona. É anche la scelta ideale se l’azienda ha un catalogo di prodotti ridotto (un centinaio o poco più).

Le piattaforme SaaS vanno bene soprattutto nel caso in cui non si abbia molto tempo da dedicare ad un proprio sito e si preferisca delegare alcune attività.

Resta il fatto che se non hai voglia, competenze tecniche o tempo da investire per creare il sito (perché anche su queste piattaforme devi realizzarlo) dovrai affidarti a loro, e questo ha un costo.

Vediamo vantaggi e svantaggi nell’uso delle piattaforme SaaS. Tieni presente che esistono delle differenze tra i portali, sta quindi a te individuare quale sia il migliore per le tue vendite.

Vantaggi e motivi per scegliere una piattaforma SaaS

  • Semplicità d’uso.
  • Varietà di temi grafici (alcuni portali ne offrono di gratuiti).
  • Molte estensioni inseribili nel sito (per i pagamenti, ad esempio).
  • Possibilità d’integrare piattaforme social e portali per l’invio massivo di email ai clienti.
  • Si possono creare siti multilingua.
  • Gestione nativa dei dati sensibili.

Svantaggi e limiti delle piattaforme SaaS

  • Pagamento di un canone mensile, con costi variabili in funzione dell’abbonamento sottoscritto.
  • Limiti di personalizzazione del sito e delle sue pagine.
  • Alcune piattaforme forniscono i plugin e le funzionalità più importanti solo a pagamento.
  • Non tutti accettano pagamenti con divise diverse dall’Euro, se non che con l’uso di determinate applicazioni.
  • La maggioranza di loro prevede commissioni sulle vendite.
  • Non tutti forniscono assistenza telefonica.
  • Difficoltà a modificare l’aspetto grafico una volta impostato il sito, tali a volte da doverlo rifare.

Come vendere online senza partita IVA e in modo legale

Riassumendo, innanzitutto il sistema fiscale italiano prevede che chiunque possa vendere online senza partita iva se l’attività è di tipo occasionale (art. 67 lett. i del D.P.R. n. 917/1986 ), ovvero se viene svolta sporadicamente e non è supportata da un’organizzazione di vendita (anche un semplice catalogo prodotti lo è) e non è promossa in alcun modo.

Gestire un’attività di vendita online attraverso il classico sito web ecommerce di proprietà richiede perciò l’apertura di una partita IVA con relativi adempimenti fiscali del caso.

Lo stesso vale se si usano i marketplace online o si realizza un ecommerce sulle piattaforme SaaS.

É invece possibile vendere senza partita iva in tutti quei casi in cui la vendita è fatta da privato a privato ma senza continuità. Un esempio è quello della vendita di un auto a prescindere dal suo valore.

Puoi quindi vendere senza problemi usando i siti e le app di annunci elencati sopra, piuttosto che con Facebook o Instagram usando però un profilo personale (quindi privato) e non aziendale.

Come vedi hai a disposizione molte possibilità per vendere in modo legale senza doverti mettere in regola dal punto di vista fiscale, ma se vuoi fare dell’ecommerce la tua attività principale, l’apertura di una partita iva è imprescindibile.

Cosa puoi vendere online senza partita iva

Le possibilità per vendere online ogni tipo di bene sono numerose come hai visto, scegliere quale sia quella più funzionale è quindi soggettivo e strettamente legato a cosa si vuole ottenere con questo tipo di attività commerciale.

Se il tuo obiettivo e semplicemente quello di guadagnare qualcosa con la vendita di oggetti che non usi più, i siti di annunci sono la scelta più logica, anche se ne hai molti. In questo caso potrai inserire annunci diversi su siti diversi quando lo desideri.

Ma se vuoi investire seriamente nel commercio elettronico e vendere i tuoi oggetti di produzione o quelli del tuo negozio con un canale alternativo, valuta tra la creazione di un sito ecommerce, l’uso dei marketplace o quello di una piattaforma SaaS.

Tra questi troverai sicuramente il sistema di vendita ideale per te.

SitiWeb-WP è una web agency specializzata in WordPress e Internet

Siamo esperti nella realizzazione di siti web professionali e forniamo servizi di restyling, assistenza, manutenzione e gestione dei siti WordPress. Se vuoi migliorare il posizionamento del tuo sito su Internet e farti trovare nei motori di ricerca, lo ottimizziamo in chiave SEO.

Per questi e altri servizi, contattaci!

SitiWeb-WP

Creazione siti web e assistenza WordPress

La tua agenzia web di Milano esperta in WordPress e comunicazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I accept the Privacy Policy * for Click to select the duration you give consent until.